Traslochi a Milano e in Lombardia: un valore educativo?

Traslochi a Milano e in Lombardia: un valore educativo?

“Non è un po’ presto per traslocare ora? Si sentirà a suo agio nella nuova casa? Gli piacerà? Riuscirà ad adattarsi senza problemi?”.

Ogni genitore che ha sperimentato il trasloco deve essersi posto una domanda del genere. I traslochi a Milano e in Lombardia sono stressanti per gli adulti, figuriamoci per i bambini!

Il trasloco, in alcuni casi, ha un valore educativo che può incidere positivamente sulla vita di un bambino.

Dal punto di vista psicopedagogico che impatto ha un trasloco? Come influenzerà la vita dei bambini piccoli? Come potremo limitare i “danni”?

Innanzitutto, concentriamoci sulla parola più importante: “cambiamento”. Sfogliando il vocabolario dell’enciclopedia, viene subito in mente la seguente definizione: “un repentino mutamento di circostanze, uno stato di cose”. Cambiare casa non è solo un trasloco, significa necessariamente un cambiamento, e quindi un cambiamento nella vita di tutti i giorni.

I bambini devono avere punti di riferimento; quindi, non sorprende che educatori ed esperti spesso sottolineino l’importanza di creare routine. Il bambino si sente al sicuro quando è circondato da adulti che gli vogliono bene e lo proteggono, quando ha a sua disposizione spazi dedicati per giocare, mangiare e dormire, luoghi familiari anche fuori casa.

Le cose nuove possono suscitare interesse, ma anche intimidire. Traslocare a Milano e in Lombardia significa anche lasciarsi alle spalle una parte della vita, del precedente vissuto, la vecchia casa o qualche oggetto che si intenderà abbandonare.

Il trasloco a Milano e in Lombardia è una fase della vita molto concentrata perché mancano tutte queste certezze, e per un bambino piccolo può essere davvero traumatico, fonte di stress da non sottovalutare. Una volta finito il trasloco, può avere difficoltà ad adattarsi al nuovo ambiente, lasciandosi sopraffare da tristezza, ansia, reazioni psicosomatiche e talvolta anche regredire.

Ci sono consigli per facilitare questa “transizione”?

Il primo è la “conversazione”, parlare con il figlio con calma, senza fretta. Si consiglia di leggere una storia in modo che il bambino possa identificare i personaggi ed esprimere le proprie emozioni.

I genitori devono spiegare molto semplicemente la motivazione, gli aspetti positivi legati alla scelta di cambiare casa.

Un altro passo è portare il bambino nella nuova casa per farlo familiarizzare con il nuovo ambiente.

Una buona idea è chiedergli come preferirebbe organizzare la sua cameretta, lo spazio dedicato al gioco e tutto ciò che potrebbe essere più rilevante per lui, in altre parole, renderlo partecipe della situazione che sta vivendo.

È indispensabile prepararsi insieme o fargli trovare i suoi punti di riferimento: gioco, letto, cuscino, tavolo su cui attingere, in modo da evitare un eccessivo senso di spaesamento una volta iniziato il movimento.

Dobbiamo fornire continuità in termini di organizzazione spaziale e organizzazione temporale.

Traslocare a Milano e in Lombardia non significa cambiare le proprie abitudini: deve essere possibile per i più piccoli rispettare un programma e mantenere la loro routine.

Il trasloco è un evento stressante e i genitori devono trasmettere un senso di calma e sicurezza ai propri figli, quindi è meglio evitare altri eventi importanti come l’inizio della scuola, l’arrivo di un fratellino o di una sorellina.

Un altro piccolo consiglio che si può seguire è quello di osservare con attenzione i propri figli, individuare possibili disagi, paure, contrattempi, affrontarli insieme e adottare strategie per superarli.